Il prossimo 4 ottobre Farnese à la page torna con la seconda parte, dedicata a fumetto e graphic novel.
Dalle 10.00, Palazzo Farnese accoglierà un grande incontro con due dei maggiori protagonisti attuali, ZeroCalcare e Catherine Meurisse.
Lo scambio fra i due fumettisti si svolgerà nel Salone d’Ercole e darà anche la parola alle domande ed alle curiosità del pubblico.
Zerocalcare e Catherine Meurisse confronteranno le loro storie ed i loro progetti, l’impegno civile e il racconto del mondo, l’autoritratto e la politica. Con questa chiacchierata informale si cercherà in particolare di dare risalto al loro stile artistico, a volte simile, caratterizzato dall’autoironia e dalla ricerca perpetua di rinnovamento e di invenzione incessanti.
Lo scorso 15 marzo, l’Institut Français Italia in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia inaugurava a Palazzo Farnese la prima edizione del Farnese à la page, una mattinata di incontri con oltre 20 protagonisti dell’editoria italiana, francese ed europea per parlare del presente e del futuro del libro, un progetto che prosegue con nuovi ospiti:
Michele Rech, noto come Zerocalcare, è un fumettista italiano. Nato a Cortona, in Italia, da padre italiano di Roma e madre francese. È cresciuto prima in Francia e poi a Roma, dove si è diplomato al Lycée français Chateaubriand. I suoi libri hanno venduto oltre un milione di copie. Le sue opere sono state adattate anche su altri media, tra cui il film live-action del 2018 La profezia dell’armadillo, basato sull’omonima graphic novel del 2011, e le serie animate Strappare lungo i bordi (2021) e Questo mondo non
può abbattermi (2023), entrambe prodotte da Netflix in sei episodi che attingono alla vita e al racconto del suo ideatore.
Catherine Meurisse è nata nel 1980. Dopo aver studiato letteratura moderna, ha proseguito gli studi all’École Estienne e poi all’École nationale supérieure des Arts décoratifs di Parigi.
Disegnatrice, autrice, caricaturista, reporter ed illustratrice di libri per bambini, Catherine Meurisse è un’artista prolifica. È entrata a far parte della redazione di Charlie Hebdo come vignettista all’età di 25 anni e ha lasciato il giornale dieci anni dopo, in seguito all’attentato del 7 gennaio 2015, intorno al quale pubblica l’anno seguente La Légèreté. Il suo ultimo lavoro, Humaine trop humaine, raccoglie cento pagine di dialoghi, citazioni e messe in scena burlesche che sondano e scuotono le regole e i codici del pensiero filosofico universale e dell’immagine del corpo. Nel 2020, è stata eletta all’Académie des Beaux-Arts, riuscendo cosi’ ad essere la prima fumettista a diventare membro di questa prestigiosa istituzione.