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Roma – Tempo di Speranza

Ottobre 8, 23 @ 16:00 - 22:00

TEMPO DI SPERANZA Per l’autodeterminazione e la libertà della popolazione curda Per la liberazione di Abdullah Öcalan e di tutti i prigionieri politici

📝Il 9 ottobre 1998 un complotto internazionale costrinse Abdullah Öcalan, leader del popolo curdo, a lasciare il Medio Oriente e recarsi in Europa per cercare una soluzione di pace per la sua gente. Costretto a lasciare anche l’Europa, a causa della pressione politica esercitata dalla Turchia sugli stati europei presso i quali aveva trovato ospitalità, il 15 febbraio 1999 durante uno scalo in Kenya Öcalan venne sequestrato dalle forze speciali turche e, al di fuori di ogni procedura di estradizione e in violazione delle norme di diritto internazionale comunemente riconosciute, condotto in Turchia. Una data, quella del 9 ottobre, che non a caso ricorre tristemente nella storia recente del Kurdistan. Infatti, il 9 ottobre 2019 lo stato turco e le sue milizie jihadiste invasero il Rojava con il benestare della NATO mentre il 9 ottobre 2020 il governo centrale iracheno e quello autonomo del Kurdistan a guida KDP, ovvero le stesse forze politiche e militari che nel 2014 hanno abbandonato gli ezidi e permesso il genocidio perpetrato dall’ISIS, siglarono il cosiddetto “Accordo di Sinjar” che prevede lo scioglimento dell’amministrazione autonoma di Şengal. A causa del complotto del 9 ottobre e a seguito del sequestro del 15 febbraio, da oltre 25 anni Öcalan è detenuto in isolamento sull’isola di Imrali, nel Mar di Marmara. Da agosto 2019 non ha più contatti con i suoi avvocati, a marzo 2020 risale l’ultima brevissima telefonata con un familiare. Nonostante le durissime condizioni carcerarie, Öcalan ha continuato a essere un faro per il popolo curdo e a cercare una soluzione pacifica e democratica per la sua terra. In questi anni di prigionia ha elaborato un modello politico fondato sulla democrazia radicale, l’ecologia sociale, la convivenza pacifica tra diverse culture e l’autonomia delle donne e ha ispirato il modello del Confederalismo democratico, oggi applicato dall’Amministrazione autonoma della Siria del nord-est e, nell’Iraq settentrionale, a Maxmur e Şengal. E queste idee sono state riportate dal leader curdo nei numerosi testi scritti in questi anni di carcere, fra i quali Sociologia della Libertà, terzo volume dei cinque che compongono il Manifesto della Civiltà Democratica, è l’ultimo tradotto in Italia. Delle idee di Öcalan, espresse in Sociologia della Libertà, e di come queste idee hanno trovato concreta applicazione, discuteremo domenica 8 ottobre presso il Centro culturale Ararat. La discussione sarà inserita nella più ampia campagna per la liberazione di Öcalan. Senza il paradigma politico elaborato da Öcalan non ci sarebbe stata l’esperienza del Rojava e di Şengal.

Senza la liberazione di Öcalan non potrà esserci pace per il popolo curdo!

🔴 PROGRAMMA:

A partire dalle ore 16 dibattito e presentazione volumi “Sociologia della libertà” e “Tempo di speranza”
Con:
Zerocalcare
Giovanni Russo Spena (comitato “Il tempo è arrivato – libertà per Öcalan”)
Franco Danieli (già Viceministro Affari Esteri)
Paolo Cento (già deputato)
Laura Corradi (docente Università della Calabria)
Roberto Mapelli (ed. Punto Rosso)
Amedeo Ciaccheri (presidente Municipio Roma VIII)
Michela Arricale (CRED – Centro di ricerca e di elaborazione per la democrazia)
Arturo Salerni (avvocato di Öcalan in Italia)
Simonetta Crisci (comitato “Il tempo è arrivato – libertà per Öcalan”)
Zeryan (Comitato Jineolojî)
Rojbîn Beritan (scrittrice e ricercatrice)
Manolo Luppichini (videomaker)

Dettagli

Data:
Ottobre 8, 23
Ora:
16:00 - 22:00

Luogo

Centro Culturale Ararat
Largo Dino Frisullo
Roma, 00153 Italia
+ Google Maps
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